sabato 4 giugno 2011

Solidarietà del Sinfo ai lavoratori del Corriere Pontino


Il Sinfo Cisl è vicino ai lavoratori del Corriere Pontino, licenziati in tronco per decisione dell'editore, che chiude un'azienda di soltanto sette mesi di vita. Stefania Belmonte, segretaria provinciale del Sinfo Cisl di Latina, esprime la solidarietà del sindacato dell'informazione a tutti i lavoratori interessati dalla chiusura del giornale.
“Prima Il Territorio, ora il Corriere Pontino. Due quotidiani chiusi nella prima metà del 2011. La redazione locale de Il Tempo, nel settembre 2010. Sono tempi difficili per l'editoria, in particolare per la carta stampata, ma sempre più difficile diventa la situazione lavorativa di chi vorrebbe operare in maniera continuativa nel settore dell'informazione e non può farlo a causa del diffuso fenomeno del precariato. Giornalisti e aspiranti tali, ma anche tutte quelle figure professionali come grafici, fotografi, impaginatori e tutto il personale tecnico che sono direttamente collegati alla realizzazione del quotidiano, a cui contribuiscono con uguale passione e importanza. Il precariato è soprattutto legato ai giovani, che non possono lavorare in quella serenità e sicurezza che consentirebbero anche una informazione più libera da schemi editoriali. Troppo spesso assistiamo invece all'abbandono prematuro del settore, salvo accontentarsi di contratti del tutto inconsistenti pur di non essere tagliati fuori dal mercato. Il Sinfo Cisl è al fianco di tutti i lavoratori”.
Esprime preoccupazione e solidarietà ai lavoratori anche Paolo Di Gerio, segretario generale della Felsa Cisl di Latina, categoria alla quale aderisce il Sinfo e che associa i lavoratori autonomi e i parasubordinati.
“Esprimo solidarietà a tutti i lavoratori che sono colpiti dall'ennesima chiusura di un giornale a Latina. Purtroppo quanto accaduto è l'ulteriore dimostrazione che il territorio provinciale vive una situazione di drammatica sofferenza dei livelli occupazionali, soprattutto per le fasce più giovani. Il pensiero va in particolare a tutti quei lavoratori che, autonomi o collaboratori, non possono neanche usufruire di un sistema di welfare sociale che, con tutti i suoi limiti, è costruito solo ed esclusivamente per il lavoratore subordinato. Chi paga il prezzo più alto sono sempre i lavoratori autonomi e i collaboratori. Quanto prima è necessario un pesante intervento per far sì che anche questa platea di lavoratori non venga tagliata fuori dalle prestazioni sociali”.

Stefania Belmonte
segretaria provinciale Sinfo Cisl Latina
Paolo Di Gerio
segretario generale Felsa Cisl Latina


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